![dante 700 anni dopo: ecco svelate le tre fiere](https://www.marinellazaccherini.eu/wp-content/uploads/2021/11/20210822_214629-1024x461.jpg)
Svelata l’identita’ delle tre fiere nel corso della lettura di versi di Dante al rione Verde: maschere in cartapesta realizzate da Marinella ed Emanuela, studio MEM
Svelata l’identita’ delle tre fiere nel corso della lettura di versi di Dante al rione Verde: maschere in cartapesta realizzate da Marinella ed Emanuela, studio MEM
l’antica fiera di s.ROCCO, nel rione verde dela citta’ di Faenza, ci ha permesso questo anno di vedere, nonostante le restrizioni dovute al covid, diverse forme commemorative e interpretative del ricordo del Sommo. Ecco un momento ludico per grandi e piccini: su traccia da me creata e campita in toni bassi, ho dato la possibilita’, con timbri artigianali a piccole impronte di creare taches alla “van gogh” o rendere un effetto mosaico , vedi es . in alto a sinistra.
Breve tutorial realizzato con Whats App e rivolto ad un gruppo serale di lavoro in preparazione del Natale.Schizzo leggero come guida.
Notturno a Gamogna
Nel giorno in cui la nostra amata Gamogna, eremo di S. Pier Damiani, stava bruciando (8 agosto 2017), io stavo casualmente rendendole omaggio con questa tela, iniziata alcuni giorni prima, e, non essendo io un Nerone incendiario, mi sono sentita comunque una Cassandra premonitrice, per cui, con intento scaramantico, ho trasformato in verdi “fiamme” boschive le terribili fiamme che realmente l’hanno lambita.
In questo notturno ho interpretato “madre terra in riposo” con skyline che ricorda la venere dormiente di Artemisia Gentileschi col primo piano dell’eremo rivisitato. Olio su tela 70 x 50.
Un giorno con Whatsapp, mi giunse, da una nuova giovine amica, richiesta per uno strano ritratto: il ritratto della sua ANTICA QUERCIA, assieme ad una foto da lei scattata. La quercia di confine tra due proprietà, l’incontro a cavallo del medesimo e reiterati incontri dei due giovani rampolli… una favola antica che ha portato comunque al ripetersi dello stesso finale… L’AMORE. Non amo interpretare o imitare paesaggi poiché ritengo di non poter competere con la natura e quindi li dipingo sempre e solo come comprimari di una scena, come sfondo o indice di ambientazione, mai a soggetto… ma questa volta, data la particolare richiesta ho fatto uno strappo, ripagata dalla felicità della mia giovine nuova amica.